Prima classe della scuola primaria

Cominciamo a “fare matematica”

Punto di riferimento di questo corso sono le video-lezioni, alcune già sperimentate negli anni precedenti, altre, invece, nuove: tutte affrontano sia contenuti teorici strettamente collegati al percorso delle classi prime, sia aspetti che riguardano il modo di apprendere dei bambini piccoli, sia ancora aspetti relativi alle modalità di lavoro nelle classi. Le riflessioni di docenti e corsisti sui temi che vi sono trattati sono ospitate nel Forum attivato in piattaforma.

Il corso parte dal presupposto che anche i bambini piccoli possano pensare e fare matematica e mette quindi   l’apprendimento del ragazzo in un posto centrale, pensando a una scuola che non insegna a fare ma lascia imparare e dunque cerca di offrire spazi in cui i ragazzi possano acquisire autonomia nel percorso verso la conquista di abilità matematiche in uno scambio continuo con i coetanei e con il supporto del docente.

Lo sviluppo nei ragazzi del pensiero riflessivo e della capacità di argomentare e giustificare le proprie scelte è un nodo importantissimo dell’insegnamento e rende necessario che la soluzione di problemi diventi punto centrale delle attività nelle classi. A questo scopo, all’interno dei moduli del corso verranno proposti problemi da sperimentare con i bambini. Problemi non immediatamente risolvibili ma capaci di far discutere non tanto per ottenere dai bambini subito le risposte giuste quanto invece per dare loro lo spazio per imparare a cercare, un’abilità che si conquista solo con l’esperienza diretta.

Queste sfide introducono a una modalità di lavoro non sempre consueta e i corsisti potranno poi progettare proprie proposte di laboratorio personalizzandole il più possibile. Dal canto loro, le esperienze nelle classi potranno offrire materiale di riflessione con gli altri colleghi.

Naturalmente, oltre ad aspetti metodologici, il corso tratta anche aspetti legati ai contenuti propri del primo anno. Innanzi tutto ci sarà una prima analisi teorica del mondo dei numeri naturali e delle operazioni, affiancata a una riflessione sul modo di dare senso al numero con i bambini piccoli in un approccio che offra spazio per i loro ragionamenti. Insieme vedremo quali strumenti si possono utilizzare in classe per favorire conoscenze e competenze sui numeri naturali ampliando l’orizzonte dai primi numeri rappresentati con le dita alle quantità che hanno bisogno di essere organizzate per essere riconosciute. Le operazioni aritmetiche sono un nodo importante per il primo anno della scuola primaria. Una particolare attenzione sarà data quindi al senso delle operazioni e al calcolo mentale non come rinforzo di memoria ma piuttosto come un ragionamento sul numero.

Verrà dato molto spazio alla geometria che non si interesserà di definizioni e regole ma, a partire dalle esperienze dei bambini nel proprio ambiente, condurrà verso la conoscenza delle prime relazioni geometriche. Sarà una geometria che non si limiterà a costruire e descrivere ma che aiuterà a immaginare gli oggetti di studio, prendendo un po’ alla volta le distanze dalla manipolazione degli oggetti. Infatti se il concreto può essere un buon punto di partenza, per lavorare in matematica è sempre necessario staccarsi dagli oggetti per ipotizzare, proporre congetture, verificare. Solo così si potrà parlare di attività matematica.

Il modo migliore per partire dalle esperienze dei ragazzi è aprirsi al mondo delle figure solide prima di affrontare le figure piane. Le scatole rappresentano un materiale prezioso per i primi ragionamenti sulle forme, per classificare, confrontare, costruire. Rappresentano in fondo quella geometria naturale già patrimonio dei ragazzi che l’insegnamento può/deve far emergere. Arrivare alle figure piane diventa una conseguenza di “smontaggio” delle scatole senza bisogno di definizioni astratte, tenendo conto che gli enti fondamentali della geometria, pur essendo la base di questa scienza, non costituiscono il punto di partenza migliore per un insegnamento della  geometria con ragazzi che all’astrazione potranno arrivare con l’aiuto di una didattica lunga e paziente.

I bambini costruiranno quindi le loro conoscenze risolvendo dei problemi su materiale concreto in situazioni di manipolazione in cui potranno fare tentativi, fare ipotesi, discuterle con i compagni. Sarà questo, dunque, un corso dove verranno offerte proposte ma anche un ambiente dove sarà possibile crescere tutti insieme con le idee di tutti.

Paola Pinaroli