I corsi MathUp intendono proporre una formazione che si basa su precise parole-chiave, mostrando come:
- sia possibile e proficuo costruire un curriculum verticale di matematica che non costringa ogni volta a ripartire da capo ma consenta un insegnamento che, quando torna su questioni già patrimonio degli allievi, lo faccia da un punto di vista più generale e più profondo (apprendimento “a spirale”). Perché ciò accada occorre che l’insegnamento riguardi una matematica che non sapremmo descrivere in altro modo se non come essenziale, libera da quell’eccesso di tecnicismi che spesso ne nascondono il senso;
- sia possibile e proficuo partire dalla realtà che gli studenti vivono, con problemi che consentano loro di familiarizzare con l’approccio fondamentale costituito dai modelli matematici. I documenti internazionali, quando parlano di competenza matematica, scrivono: “Una persona dovrebbe disporre delle abilità necessarie per applicare i principi e processi matematici di base nel contesto quotidiano, nella sfera domestica e sul lavoro nonché per seguire e vagliare concatenazioni di argomenti”;
- sia possibile e utile alimentare la propensione degli studenti a “fare” matematica in prima persona, proponendo situazioni e problemi la cui soluzione sia occasione per imparare a gestire attivamente gli strumenti matematici. Bisogna cercare di coniugare il rigore dell’impianto epistemologico della disciplina con un approccio didattico di tipo laboratoriale che favorisca la partecipazione attiva degli studenti e sostenga lo sviluppo di apprendimenti significativi: ecco allora la conduzione laboratoriale dei gruppi di apprendimento, la classe capovolta o la prospettiva biografico-narrativa.